Salvatore Bramante – Tristezza
Non c’è attesa per il nuovo anno che possa colmare l’attesa per gli anni passati.
Non c’è attesa per il nuovo anno che possa colmare l’attesa per gli anni passati.
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi tropo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
La sensazione più triste è sentirsi un’ombra, essere guardata con la coda dell’occhio, come qualcosa, che passa, ma non attraversa.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
C’è un linguaggio che vale più delle parole quando non si è ascoltati: è il silenzio.
Dopo sofferenze e delusioni il mio cuore è diventato freddo come l’inverno.
Ho sempre odiato i giochi, soprattutto quelli con i sentimenti.