Salvatore Coppola – Desiderio
Alzandomi dal letto, dopo aver trascorso una notte insonne, mi son detto: “Oggi voglio scrivere qualcosa”. Già!… Ma cosa?
Alzandomi dal letto, dopo aver trascorso una notte insonne, mi son detto: “Oggi voglio scrivere qualcosa”. Già!… Ma cosa?
Ci sono desideri che sono destinati a rimanere sogni, e ci sono sorrisi che ti aiutano a crederci ancora.
In campo di concentramento ho capito il rapporto che si può stabilire – ironico e profondo – fra il cibo e l’immaginazione magica.È la carenza che fa galoppare i sensi e trottare la fantasia. La mancanza sta all’origine di tutti i pensieri desideranti. E anche di tutte le deformazioni più o meno segrete del pensiero.
Ci sono forti desideri che separano la mente dal corpo per volare insieme ai propri sogni.
Vorrei camminare sul più colorato degli arcobaleni. Seguirlo tra le nuvole come un semplice sentiero e trovare alla fine, quel luogo magico dove tutto è possibile e dove i sogni diventano una magica realtà.
È troppo semplice nascondersi dietro ad un “passerà”, è troppo semplice sminuire ciò che si sente, è troppo semplice non dare il “giusto” nome ai propri desideri. Il mio sei tu: la mia mania, la mia malattia.
C’era un desiderio dentro di me, lo sentivo nascere nel profondo quando attorno a me udivo solo il silenzio.Poi il desiderio svanì e a restare fu la realtà che quel desiderio aveva plasmato.