Salvatore Nicastro – Viaggi e vacanze
Quando c’è odore di viaggio nell’aria, preparare lo zaino, prepara alla vita.
Quando c’è odore di viaggio nell’aria, preparare lo zaino, prepara alla vita.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
In voglia di solitudine scorro strade per raggiungere quest’io nuova…
Misteriosi profumi di terre lontane rievocano in me ricordi che sbiaditi s’infrangono sugli scogli della mia memoria la quale, intrisa di nostalgia, invano tenta di cancellarli come impronte sulla sabbia che il perpetuo moto delle onde, lentamente, discolora.
Ogni nazione ospita le sue vergogne, ogni vergogna sceglie la sua nazione, noi siamo una delle mete preferite per quel tipo di turismo.
Perché, per andare ovunque, bisogna partire presto.
Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.