Salvatore Raimondo – Filosofia
È bello essere contornato da tanta gente, e lasciarsi andare a spensierate risate, che essere avari con se stessi, per rimanere annidato nella solitudine e nelle angosce senza uscirne fuori.
È bello essere contornato da tanta gente, e lasciarsi andare a spensierate risate, che essere avari con se stessi, per rimanere annidato nella solitudine e nelle angosce senza uscirne fuori.
Su un libro scritto da “bambini paurosi” han fatto giochi mostruosi, ma ogni tempo hai suoi scrivani e pronte son già altre mani.
Ne sono certa: le parole non sono un’arma. Esistono per loro stesse, per amore di quello che spiegano e raccontano, e per la realtà che si respira tra le righe.Sono sempre le azioni, invece, che, nel bene o nel male, costruiscono o distruggono.
Il petto che alberga buon cuore è in nobile corpo.
Qualche volta ho bisogno di parlare con me stesso, ma anche quando ci troviamo di fronte, non riusciamo a darci retta. C’è troppa competizione!
L’orgoglio è un vizio che è difficile troncare di netto!
Creare teorie sulla realtà, in generale razionalizzarla non significa altro se non creare degli insiemi che raggruppano i vari oggetti tra loro, e trovare le connessioni possibili tra questi insiemi.Questo non aggiunge nulla a ciò che già si sa, può solo aiutare a vedere cose che prima non si vedevano, aiuta solo a distinguere gli oggetti, classificarli, e vederne le interconnessioni, ma non avvicina neanche un po’ alla soluzione delle grandi domande.Prima ci si chiedeva come mai le mele cadessero dagli alberi, oggi ci si chiede come mai esistono le particelle e come mai queste abbiano massa.La domanda si è solo spostata.E allora come mai continuiamo in un processo che non porta alla soluzione delle domande, ma porta unicamente a creare categorie, e notare cose che prima non si notavano?Perché ci piace tenere la mente occupata, e ci fa paura non pensare.Il ragionamento in se non porta a nulla.E allora perché io propongo e continuo questo ragionamento?Perché la coerenza non è umana.