Salvatore Raimondo – Filosofia
Cerco frasi mai scritte, ma le parole non escono, quelle parole che devono uscire da sole, per arrivare dritte al cuore.
Cerco frasi mai scritte, ma le parole non escono, quelle parole che devono uscire da sole, per arrivare dritte al cuore.
Muore in silenzio la verità del pensiero di tanti ricordi.
Io sono come un iceberg poiché tendo a mostrare solo una piccola parte di me… specie nel dolore…
Vorrei amarti, ma non proveresti lo stesso. Vorrei averti, ma ti manterresti a un passo. Vorrei… ma non posso!
Gorgoni, Idre e Chimere, le atroci storie di Celeno e delle Arpie, possono riprodursi nel cervello superstizioso: ma esse erano già lì.Sono trascrizioni, tipi: gli archetipi sono dentro di noi e sono eterni. Come potrebbe accadere altrimenti che lo spettacolo di ciò che, al risveglio, sappiamo essere falso colpisca tutti noi? Forse che concepiamo il terrore per tali oggetti in modo naturale, considerandoli capaci di infliggerci di danni corporali? Oh, no, affatto! Questi terrori sono di origine più antica.Sono più antichi del corpo, ovvero, anche se non esistesse il corpo, sarebbero gli stessi… Che il genere di terrore di cui stiamo trattando sia puramente spirituale, che esso sia forte, rispetto alla sua mancanza di soggetto, che esso predomini nel periodo della nostra infanzia innocente, sono tutti problemi la cui soluzione potrebbe richiedere di penetrare in qualche modo nella nostra condizione ante-moderna e gettare perlomeno uno sguardo furtivo nella terra d’ombre della preesistenza.
L’abuso estremo di una cosa, porta, sì, male, ma pensandoci bene è la perfezione ultimata.
Bene e male non esistevano prima che l’uomo li pensasse.