Salvatore Raimondo – Filosofia
Vorrei Violare i tuoi silenzi, entrare dentro te e capire.
Vorrei Violare i tuoi silenzi, entrare dentro te e capire.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Il prepotente usa l’arroganza per raggiungere i suoi scopi nefandi.Vessazioni, soprusi, cattiverie maldicenze sono le sue armi preferite per costringere i malcapitati a sottostare alle sue angherie finché non acquista la certezza di essere assiso sulla poltrona degl’intoccabili. È proprio allora, però che l’infallibile mira di un poveraccio lo annienta e sotterra assieme alla sua prepotenza ed arroganza e, così, finalmente, la sua perfida anima è assisa su una assai scomoda poltrona nel mezzo del fuoco dell’inferno là dove arderà per l’eternità.
Sognare diventa pericoloso e non poco, quando non si è all’altezza di sognare. È non c’è cura per gli irriducibili, non riuscirebbero a sognare neanche se i sogni si impossesseranno del loro sonno!
La comunicazione è l’energia tradotta in parola.
La scintilla. E in pochi secondi millenni racchiusi nell’esplosione dove bizzarro è perfino l’infinito.
Forse è questa la felicità, non un sogno, non una promessa, solo un istante.