Salvatore Salvax Calabrese – Ricordi
Arriva il Natale si riaccendono le malinconie, vecchie nostalgie mai sopite. Ricordi di un’infanzia felice ad angosciarti il cuore.
Arriva il Natale si riaccendono le malinconie, vecchie nostalgie mai sopite. Ricordi di un’infanzia felice ad angosciarti il cuore.
I ricordi mi sfiorano mi toccano la mia pelle freme. I ricordi prendono vita di nuovo in questo corpo che ricomincia ad ardere per te!
Stanotte per riscaldarmi da questo freddo, brucerò tutti i ricordi più brutti.
La potenza indomabile dei bei ricordi ci trafigge l’anima, lasciandoci in un mare di emozioni, dove solo noi possiamo farne parte.
Il tempo non cancella i ricordi, non rimargina le ferite. Il tempo sopisce la memoria offuscando la mente e attenua la sofferenza tamponando il cuore.
Voglio tornare a nascondermi dietro una macchina, appostarmi con cura dietro la ruota, altrimenti abbassandosi chi mi cerca mi trova. Voglio scegliere di nuovo un frutto difficile, sfidare il Lupo Mangiafrutta ancora una volta: non indovinerà mai avocado! Voglio avere mille lire in tasca, per un pacchetto di patatine e 5 goleador. Voglio tornare sporcarmi di terra e colori ogni giorno, perché solo così mia madre avrà la certezza che io nella mia vita mi sto divertendo.
Quello che succede è che arriva un sogno più grande e potente che abbaglia i ricordi e ci sembra che il passato conti meno di prima. Ma sta lì, come sospeso, altrove, in un’altra dimensione, un altro tempo. Un altra me. Come se il passato fosse tornato presente, ma diverso, più duro, più intenso, mischiato a qualcosa che fa male.