Salvatore Salvax Calabrese – Stati d’Animo
Quante volte mi sono smarrito percorrendo la strada che dal profondo della mia anima arriva fino al profondo del mio cuore!
Quante volte mi sono smarrito percorrendo la strada che dal profondo della mia anima arriva fino al profondo del mio cuore!
Il “ti voglio bene” ed il “vaffanculo” per me hanno la stessa base di partenza, il cuore.
Lascio scorrere via le acque silenziose non curante del gorgogliare del mio stomaco rattrappito e nauseato da tutti i dispiaceri ingurgitati e mai digeriti.
Il silenzio non è altro che la solitudine nel quale il nostro cuore si rifugia quando non ha più sentimenti da esprimere, neanche quell’ultima goccia di lacrima dove apriva un cerchio di speranza.Il silenzio è come navigare nel buio senza meta, solo che questa volta si naviga per cercare uno spiraglio di luce, alla quale chiedere una risposta più sicura e concreta.
Gli angeli del passato tornano quando in fondo al cuore ne abbiamo ancora di bisogno.
È così breve la sbronza, e così lungo l’hangover.
Certe volte non è importante avere una meta, quello che conta è prendere se stessi e partire, portar via il tuo corpo dalla normalità, salire in auto, nutrirti della musica che ami, vedere le strisce bianche sull’asfalto venirti incontro, osservare la vita che scorre velocemente da dietro un finestrino, andare senza mai arrivare.