Salvatore Salvax Calabrese – Stati d’Animo
Ho provato a cercare le risposte dentro me stesso, ma l’eco di un immenso vuoto era troppo assordante.
Ho provato a cercare le risposte dentro me stesso, ma l’eco di un immenso vuoto era troppo assordante.
Amo l’indifferenza perché uccide l’egocentrismo delle persone che si sentono superiori agli altri.
Ci si illude, ci si innamora anche. Poi ci cadi dentro così tanto che ci credi ed inizi una relazione che ti fa vivere d’attimi attesi, di sospiri nascosti e parole infinite tra la luce e l’ombra. E ti ci butti con la testa, con il cuore, con l’anima. Vedi il futuro con gli stessi occhi. Poi. Poi scopri che il paradiso in cui credevi e vedevi non c’è più. E ti ritrovi dentro l’inferno, quello stesso che sto vivendo io ora.
A che serve sognare quando le tue speranze si dissolvono con lo scatto di uno sciacquone dentro un cesso di una latrina pubblica.
Ho “raccolto” le mie paure, perché quando arriverà la felicità voglio godermi ogni istante.
Il vento è come la vita, ti abbraccia, ti accarezza, ti spettina e poi vola via, lasciando il suo odore sulla tua pelle.
È brutto vedere che siamo così maledettamente facili da sostituire e così poco importanti da riciclare i gesti fatti per noi ad altri.