Salvatore Spagnolo – Ricordi
Fissare un’amaca ai due estremi del mio ricordo più bello, e cullandomi poi poter ripassare tutti gli altri.
Fissare un’amaca ai due estremi del mio ricordo più bello, e cullandomi poi poter ripassare tutti gli altri.
Ricordo, ricordo bene il primo incontro non fu un incontro come tutti lui era li dietro questo schermo era li tutto agitato ed io più di lui, si toccava i capelli di continuo e mi guardava quando mi disse quanto fossi bella io mi sciolsi come neve al solo, lui era come l’avevo immaginato in quelle conversazioni fatte solo di parole ma ricche di emozioni, il suo sorriso era un raggio di sole che bucò la corazza del mio cuore e diede di nuovo vita non era un incontro come tutti gli altri ma fu l’incontro che mi cambiò la vita.
E mi guardo intorno e sorrido. Questo mondo è anche mio! Quella panchina è nostra, questa luna è per me e per tutte quelle persone che sognano, sperano, sorridono, amano, piangono, e poi dimenticano!
Non è vero che nulla dura un’eternità, una storia sentimentale può anche morire, ma i ricordi vivranno per sempre nella nostra anima!
È cosi difficile guardare avanti quando tutto quello che vorresti è rimasto indietro.
Sogni vuoti, buttati in un cassetto e poi dimenticati, schiacciati con i piedi, scritti su un foglio e poi strappati dalla mente. Ecco, ho buttato, ho cancellato, vissuto, ma in tutto questo non c’è stato nemmeno un sogno avverato, o meglio, è stato distrutto o rovinato. Ma vado avanti sui miei passi ancora, sono più forti più duri di prima, ma sempre fanno parte di un cuore umile che sa amare, fanno parte di me.
In fondo noi chi siamo se non il ricordo di qualcuno?