Samantha Avvelenata – Ricordi
Il peso dei ricordi è tanto più opprimente se da questi non abbiamo saputo trarre il tesoro dell’esperienza.
Il peso dei ricordi è tanto più opprimente se da questi non abbiamo saputo trarre il tesoro dell’esperienza.
Le lancette di un orologio vanno sempre in avanti, ma nel farlo fanno una infinità di volte lo stesso percorso, passano sempre per un un punto, un punto che hanno già visitato. Noi facciamo la stessa cosa, andiamo in avanti ma qualche volta passiamo e sostiamo su i ricordi di ciò che stato, e poi ripartiamo o ci rompiamo restando fermi li.
Talvolta ci si smarrisce nei ricordi a tal punto da perdersi nei rimpianti.
A volte mi rendo conto che molto di quello che scrivo è frutto di un’immaginazione fertile ed accesa che va al di là delle parole stesse… sogni e fantasie che si rincorrono e si rinnovano inseguendo nuovi mondi e abbandonandone altri. Forse sono cose da matti, cose da Malfatti!
C’è “quel” ricordo, che non importa quanto vorresti cancellare, non importa quanto male fa all’anima, lui resta, indelebile resta in quella ferita profonda, e non vi è modo di cancellare, non puoi o forse ancora non sei pronta, e resta, maledettamente resta!
Alla fine del tuo viaggio i ricordi sono come bolle di sapone che per un istante ti mostrano il compiuto e, come in un film a ritroso, rivivi tutti i tuoi passaggi.
Come il mare ritirandosi in una bassa marea lascia i suoi tesori sul bagnasciuga, così anche un amore che se va può lasciare ai bordi del cuore, i ricordi più preziosi.