Samantha Avvelenata – Stati d’Animo
Siamo tutti degli inguaribili ottimisti quando si tratta di descrivere se stessi.
Siamo tutti degli inguaribili ottimisti quando si tratta di descrivere se stessi.
Io non sono nessuno, ma quel che sono mi basta per sentirmi “qualcuno”!
Ho poco tempo per mettere tutto a posto.Ma non ho poco posto per mettere tutto dentro.Non vedo nulla con gli occhi chiusi.Vedo chiusi tutti coloro con gli occhi aperti.Agito una mano in segno di saluto.Ma non saluto mai chi mi ha fatto segno di non poter ricambiare la mia mano.
Cosa c’è di più intimo di un sogno infranto?Una colpa inconfessata, uno sguardo d’invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l’innocenza e promettono vendetta.Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un’emozione felice, ma mai arriverà a sondare l’abisso silenzioso della nostra intimità.
Per costruire un futuro bisogna essere consapevoli di non avere tutte le risposte, ma essere umili ed accettare anche le risposte che danno gli altri.
Anche nel giorno più buio, il sorriso e la carezza di un cuore sincero possono illuminare d’azzurro il tuo cielo!
Cercai oltre le urla strazianti di quegli innocenti che nella mia mente non esistevano, lo sentivo. Era solo un’illusione! Percepivo una dolce litania crescere dal mio cuore. Mi concentrai su questa. Era il canto della fenice.