Samuel Goldwyn – Scienza e tecnologia
Un grande schermo rende un brutto film due volte più brutto.
Un grande schermo rende un brutto film due volte più brutto.
L’esigenza dell’oggettività scientifica rende ineluttabile che ogni asserzione della scienza rimanga necessariamente e per sempre allo stadio di tentativo.
La rete è la salvezza dell’umanità, o almeno è lo strumento principe per provare a salvarci, senza saremmo già “andati”. Mi fanno sorridere le persone che non vogliono usare la rete o Facebook ed altri Social Network per avere maggiore privacy. È ridicolo. Siamo tracciati ogni secondo della nostra vita e lo facciamo pagando bollette, usando conti in banca e carte di credito, possedendo un’auto, facendo la spesa, avendo un lavoro. Chi di dovere sa dove siamo ogni secondo della nostra vita, sa cosa mangiamo, cosa leggiamo, cosa guardiamo, come ci vestiamo, cosa ci piace o non ci piace, se siamo onesti o truffatori, sa chi amiamo o odiamo e se stiamo in salute oppure siamo ammalati e ha strumenti tali da anticiparci, arriva a conoscere il nostro passo prima chi lo si faccia e quindi? Ma quale pericolo volete che sia Facebook, non rivelate niente di nuovo in più di ciò che già si sa!Dal primo possiamo anche provare a scappare, dal secondo no!
I pensieri di una persona comune valgono spesso quanto quelli di un saggio, la differenza è che quelli del saggio si ricordano, quelli della persona comune no.
Qualsiasi oggetto che entra nel vuoto, crea una realtà.
Per affacciarsi “oltre” non è la velocità della luce che bisogna “sfidare”, ma quella del “pensiero”.
Non esiste una forza se non vi è il contrario di essa.