Non sottomettere mai l’animo a ciò che non comprendi del tuo essere, è superiore solo chi si eleva con forza sulle alte montagne dell’arroganza. Mai sottomesso è chi si arricchisce con la sua sola conoscenza e pensando ai propri errori ha dato esempio di indulgenza.
Salire, un gradino dopo l’altro, per cercare di arrivare sempre più in alto. E quando ti sembra che di non farcela, non è perché tu non ti stia impegnando, ma è perché la vita ci pensa bene ad aggiungere altri gradini, altre prove, sfida dopo sfida, e ti provoca per vedere dove sei disposto ad arrivare. È dura, scivoli sulle tue stesse lacrime, ti fermi per un attimo, poi cominci a risalire perché sai che arriveranno gli ostacoli ancora più duri, ti corazzi per non affondare nel mare delle insicurezze. Intanto provi a salire anche per raggiungere te stesso, lì dove eri nel momento in cui ti sei perso.
Le malattie dell’anima sono letali ed altamente contagiose. Quindi; attenti ai contati.
Perdere il controllo dei sensi avvolti nell’estasi di due corpi, due anime, un’universo di emozioni allo stato brado, uniche e indelebili nell’eternità.
Un’anima sola parla con i silenzi che compongono il cielo, mentre i suoi desideri prendono forma nel buio della notte.
Cuore, hai in grazia l’intelligenza.
Gli occhi sono i primi che iniziano a danzare, il resto viene dopo.