Sara Brillanti – Amico
Gli occhi s’incatenano, il fiato si accorcia, i corpi sono calamite. Dopo tutto è però restato il niente che ci sovrasta e ci ha resi suoi.
Gli occhi s’incatenano, il fiato si accorcia, i corpi sono calamite. Dopo tutto è però restato il niente che ci sovrasta e ci ha resi suoi.
Se tolleri i difetti di un amico senza correggerli, li fai tuoi.
Dopo di ciò, la mia vita e quella di Dionigi si svolgevano più o meno così: io lì a guardar fuori, come un uccello che aspetta solo di spiccare il volo, lui lì a tentarle tutte per tenermi tranquillo, senza però nulla voler restituire delle cose di Dione. Agli occhi di tutta la Sicilia, però, ci professavamo amici.
Ed è cosi che ti ho incontrata,molti direbbero un caso, io invecedico ricongiungimento di anime.E non uso a caso questa parola,che si usa per la famiglia.Sei arrivata inaspettata e chiacchierandogiorno dopo giorno, abbiamoscoperto tante cose, col tempoabbiamo passato momentidifficili, lasciando entrare nelnostro cuore la diffidenza.Ma nei momenti buieravamo insieme, come animeaffini che fin dall’inizio deitempi, camminano l’unaaccanto all’altra, pronte semprea ritrovarsi, a soccorrersi e agioire delle conquiste dell’altra.Questo e tanto altro sei perme, vivendo separate dalla vita,ma unite nel cammino deldestino, fino alla fine dei giorni.
E dove era l’ultima virgola, adesso spero di aver messo un punto.
La solitudine spesso ci appartiene, io faccio parte di essa.
Ho imparato a riconoscere gli stronzi dal dolore che mi causava la delusione e il tradimento di un presunto “amico”!