Sara Brillanti – Stati d’Animo
Potevo essere qualcuno, volevo essere soltanto uno e invece sono morto che non ero nessuno.
Potevo essere qualcuno, volevo essere soltanto uno e invece sono morto che non ero nessuno.
La parola più bella che conosco è “contare”. Peccato che la maggior parte della gente è convinta che si usi solo in matematica.
I passi del cuore sono sempre lenti per non affaticare l’anima nella sua infinita fragilità.
Ridatemi gli anni 80/90 bim bum bam alle 4 le biciclette le partite a pallone in mezzo alla strada ridatemi le ginocchia sbucciate, ridatemi le urla di mia madre che gridava e sentiva tutto il quartiere che avevo fatto tardi, ridatemi la sensazione che dava un solo bacio sulla guancia dato dalla prima cotta alle medie. Ridatemi tutto…
Sapete cosa mi piace in una persona, un pizzico di sensibilità. Senza quella è come camminare in un campo arido, dove non piove mai.
Adesso cerco qualcosa che possa rendermi la vita un battito di infiniti attimi, uno dietro all’altro senza respiro ne sospiri, ma solo sorrisi e certezze.
L’illusione è la vita che noi ci creiamo, la realtà è la vita che è. La prima ferisce, la seconda graffia.