Sara Vega – Vita
Ci sono baratri da cui è difficile quasi impossibile uscire e a volte ci si trincea dietro una maschera di follia, dietro finti sorrisi e solo quella maledetta grande voglia di vivere ti aiuta ad andare avanti.
Ci sono baratri da cui è difficile quasi impossibile uscire e a volte ci si trincea dietro una maschera di follia, dietro finti sorrisi e solo quella maledetta grande voglia di vivere ti aiuta ad andare avanti.
Oggi, prenditi tutto quello che la vita porta alla tua porta.
Quantità e qualità non si somigliano per poco. Ma neppure i cinesi ne sbagliano la pronuncia.
Anche la follia aiuta ad amare la vita.
Quando nella vita incontri chi non sa capirti, chi dimostra ogni giorno di non fidarsi di te ti domandi a cosa serva anche solo parlare, provare a spiegare e a farti capire. Ho capito purtroppo che una possibilità può dartela solo chi “vuole”! Solo chi lo vuole veramente proverà a capirti e sprecherà il suo tempo per ascoltarti e guardare oltre a ciò che vede.
Un giorno un nuovo sogno asciugherà ogni lacrima.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l’avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.