Sara Zarr – Figli e bambini
Domenica mi svegliai presto, nervosa per il mio primo giorno di lavoro. Rimasi sdraiata lì, cadendo nel sonno e risvegliandomi, quando mia madre entrò senza bussare.
Domenica mi svegliai presto, nervosa per il mio primo giorno di lavoro. Rimasi sdraiata lì, cadendo nel sonno e risvegliandomi, quando mia madre entrò senza bussare.
I bambini nascono con tutto l’occorrente per affrontare il mondo.
Mamma quando il mio cuore galoppa con il tuo amore, attraversiamo insieme le praterie di un tempo sublime, attimi che resteranno eterni nell’anima mia.
Ieri qualcuno ha chiesto a un bimbo: “hai fatto gli auguri alla mamma?”. E lui: “la mamma è la mamma, non è una donna, è la mia mamma”.
Chissà se gli infanti apprezzano l’infanzia quanto gli adulti apprezzano l’adulterio.
Mi manca un tuo abbraccio, quelli che mi davi quando da bambino correvo da te impaurito perché avevo fatto un brutto sogno, di quegli abbracci conservo ancora il calore perché erano avvolgenti, teneri e sinceri, abbracci che mi sono rimasti impressi nell’anima e che non dimenticherò mai.
La musica più bella che ho ascoltato è stato il primo pianto che hai regalato al mondo.