Saverio Fortunato – Filosofia
Nell’Investigazione si deve evitare che l’innocente sia incolpato ingiustamente e che il colpevole riesca a farla franca.
Nell’Investigazione si deve evitare che l’innocente sia incolpato ingiustamente e che il colpevole riesca a farla franca.
Se guardi l’universo, a quello scenario verso, come per magia, scoprirai che è la vita lo spettacolo più bello che ci sia, che dà senso a quella sinfonia, di quasar e stelle roventi, di pulsar e firmamenti, con buchi neri così possenti, in barba all’economia, superando la fantasia.
I pensieri più profondi sono dettati dalla solitudine, e spesso questa si diletta a parlare di se.
La realtà sta in quello che si vive; i sogni non sono credibili.
Spesso la novità non è nel pensiero ma nel dirlo in quel modo.
“Chi è l’uomo?” Chiese il bimbo al matematico. Ed egli rispose: “l’uomo è un punto, sul piano dell’esistenza che si sposta celermente sulla retta dei sogni.”
Nella molteplicità regna l’unicità che colora di vita la molteplicità.
Se guardi l’universo, a quello scenario verso, come per magia, scoprirai che è la vita lo spettacolo più bello che ci sia, che dà senso a quella sinfonia, di quasar e stelle roventi, di pulsar e firmamenti, con buchi neri così possenti, in barba all’economia, superando la fantasia.
I pensieri più profondi sono dettati dalla solitudine, e spesso questa si diletta a parlare di se.
La realtà sta in quello che si vive; i sogni non sono credibili.
Spesso la novità non è nel pensiero ma nel dirlo in quel modo.
“Chi è l’uomo?” Chiese il bimbo al matematico. Ed egli rispose: “l’uomo è un punto, sul piano dell’esistenza che si sposta celermente sulla retta dei sogni.”
Nella molteplicità regna l’unicità che colora di vita la molteplicità.
Se guardi l’universo, a quello scenario verso, come per magia, scoprirai che è la vita lo spettacolo più bello che ci sia, che dà senso a quella sinfonia, di quasar e stelle roventi, di pulsar e firmamenti, con buchi neri così possenti, in barba all’economia, superando la fantasia.
I pensieri più profondi sono dettati dalla solitudine, e spesso questa si diletta a parlare di se.
La realtà sta in quello che si vive; i sogni non sono credibili.
Spesso la novità non è nel pensiero ma nel dirlo in quel modo.
“Chi è l’uomo?” Chiese il bimbo al matematico. Ed egli rispose: “l’uomo è un punto, sul piano dell’esistenza che si sposta celermente sulla retta dei sogni.”
Nella molteplicità regna l’unicità che colora di vita la molteplicità.