Saverio Frangella – Stati d’Animo
Riflesso in un vetro mi guardo attraverso… e vedo l’infinito.
Riflesso in un vetro mi guardo attraverso… e vedo l’infinito.
I passi insicuri della vita.
La sofferenza è una specie di bisogno dell’organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo.
Non è convinzione la mia e nemmeno conflitto di personalità, non è nevrosi, è solo scomoda verità.
Mi ricordo di ogni singolo momento. Mi ricordo di ogni singolo attimo. Non è facile dimenticare quello che è passato attraverso il cuore. Lo so, non sarà facile dimenticare, non sarà semplice non pensare, ma so anche che è inutile forzare il cuore. Lui accetta, subisce, piange e quasi muore, ma poi si aggrappa anche lui alla vita ed ecco che si svuota e rinasce. Con i suoi segni, le sue cicatrici lo scoprirai più forte e sicuro di prima.
Quante persone ho incontrato nella vita, quante prove ho affrontato, quanti sogni ho inseguito e quanti colori ho dato alla vita. Ora è il momento di fermarsi, davanti alla persona che è l’essenza della mia vita, e il materializzarsi dei miei sogni, che sono tali solo se li percorri insieme e fanno di quei singoli colori che hai dato ai tuoi giorni una sfumatura unica, che puoi comprendere solo tu.
Ricordi che tornano come un uragano. Vedo sorrisi lontani, abbracci così rari, ma ancor più cari. Rivedo i suoi occhi colmi di tristezza che con il tempo è mutata in rabbia. Non ho mai capito dove l’amore sia diventato odio. Dove le carezze abbiano lasciato il posto ai pugni. Eppure anche senza sfiorarmi ha gelato il sangue, l’unico ricordo felice non lo ricordo più. Ho solo parole di rabbia ed occhi gelidi.