Saverio Frangella – Tristezza
Si può essere in ottima compagnia quando si è soli con se stessi, ma si può anche essere soli e basta.
Si può essere in ottima compagnia quando si è soli con se stessi, ma si può anche essere soli e basta.
Amore è il dopo, è il tempo passato ad aspettare che lei si fidi di te, indipendentemente da quanto esso sia, è sentire che il cuore ti impazzisce ogni volta che le sei vicino, è voler condividere le tue emozioni, anzi regalargliele perché sorrida sempre… e in quel sorriso trovare la pace.
La felicità delle persone mi lacera l’anima, mi divora, fa più male di un coltello nel cuore.
Guardati e non piangere. Non rendere ruggine le tue lacrime. Non dar loro la forza di scavare su di te segni indelebili del loro passaggio. In alto lo sguardo. La pioggia scende. Lava via la sofferenza dal tuo cuore ancora scoperto.
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
La gente è talmente ignorante da non accorgersi che, credendo di ferire gli altri, ferisce poi solo se stessa.
Ed è proprio la sera che i miei pensieri volano. Non riesco a prender sonno. La tristezza fa da padrone. Penso a tutto quello che mi succede a tutto quello che vorrei, e le lacrime incominciano a scendere senza che me ne renda conto. Il mio cuore è triste. Triste perché sei lontano, perché la distanza ci divide. Vorrei fossi sempre vicino a me. Mi manca tutto di te. Mi manca il tuo viso, mi manca il tuo sorriso, mi manca il poterti stringere forte a me, mi manca poterti guardare negli occhi e dirti ti amo.