Sebastiano Borsatti – Tempi Moderni
Siamo figli di un passato che non ci appartiene.
Siamo figli di un passato che non ci appartiene.
Alla fine niente frega a nessuno e il tutto lascia spazio al vuoto dell’indifferenza.
Quando le persone vanno via senza un motivo o senza affrontarti non meritano seconde possibilità, ma soloun eterno “vaffanculo”.
“Self”. Siamo la generazione devota ai pronomi riflessivi. Il resto non parla di noi e perciò non ci interessa, o meglio, non ci riguarda.
La gente non legge e non scrive più: desidera solo che qualcun altro tiri fuori le frasi più interessanti dai libri e le appiccichi dentro un post. Tre righe al massimo, altrimenti si rischia l’emicrania. Fa figo condividere un motto arguto.
Guerra, finanza e show ormai si assomigliano. Da una parte gli attori, dall’altra gli spettatori. Questa è la regola, ormai.
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.