Serena Cerullo – Televisione
Quando la gente non ha più niente da dire va in televisione, ma solo quelli che non hanno mai avuto niente da dire possono partecipare ai reality.
Quando la gente non ha più niente da dire va in televisione, ma solo quelli che non hanno mai avuto niente da dire possono partecipare ai reality.
Ritengo Colpevoli tutte le fonti d’informazione per la drastica situazione sociale dell’uomo Questi mass media oggi influenzano Lo stato d’animo dell’uomo Proponendo immagini che altro non sono Che disgrazie, sciagure, omicidi, problematiche. Avversità, adulteri, situazioni sociali drastiche, eccetera. Per questo non meravigliamoci che il mondo, va incontro alla normalità del male. Perché ogni giorno esso ci viene proposto.
Per essere eccezionali bisogna mascherarsi da normali, abbassarsi al gradino più basso, corteggiare senza pudore le casalinghe.
Prima di migliorare il mondo, migliora te stesso.
Ormai c’è più film nelle pubblicità che pubblicità nei film.
È il simbolo vivente del giornalismo televisivo. Il volto più noto dell’informazione alla Rai, dove del resto ha lavorato per 42 anni. Poi il diktat bulgaro, addì 18 aprile 2002, prontamente eseguito dall’apposito Agostino Saccà. Da allora Il Fatto, che da otto anni accompagnava gli italiani dopo il Tg1, il programma più visto della tv, che raccoglieva ogni sera quasi un terzo del pubblico, è scomparso. E, con esso, il suo conduttore. Ultima puntata, il 31 maggio 2002.
In TV c’è più calcio che in una cura per osteoporosi.