Sergio Rimondot – Destino
Brutto è il tempo che passa, bello è il tempo che passo.
Brutto è il tempo che passa, bello è il tempo che passo.
La maggior prova di onestà nei confronti di una certezza, di una verità, non è dimostrarla su qualcun altro per sostenerla, ma su se stessi, assumendone i rischi. Provarla su altri, per vedere come va e mettersi al sicuro, significherebbe dimostrare di essere i primi a non crederci.
Quando impari a fare un trasloco, impari anche a buttare, a fare spazio, a mettere di lato, a scegliere. Impari a dare valore agli aggetti, a toglierne, a rivalutare. Impari a classificare i ricordi, categorizzarli, ucciderli, a farli piccoli o a farli grandi. Impari che tutto accade con un significato e con un tale finisce, che le persone sono compagni di viaggio, i posti complici d’incontro e le cose le foto delle memorie. Impari che tutto finisce dentro una scatola così come la tua valigia finisce nel vano di un aereo. Impari a pesare quando quanto hai dato, a chi e se è servito. Impari che tutti gli errori erano inevitabili, le soluzioni tardive e che ogni fine ha sempre un unico disegno.
La vita ti trascina esattamente dove vuole. E in quel punto, come se avessi un appuntamento con la consapevolezza, tutto si fa chiaro.
Il cammino verso la luce è un cammino lungo e sofferto, e per vederla da vicino bisogna, ogni tanto, lottare contro il buio e contro una possibile mancanza o perdita di fede durante il suo percorso. Ma arrivare alla fine della strada, senza soccombere alla sfiducia e allo scoraggiamento, ne varrà la pena.
A volte la giornata è appena cominciata e vorremmo già fosse finita. A volte ci accorgiamo di non aver capito niente, nell’attimo in cui ci hanno spiegato bene tutto. A volte la persona giusta è li ad un passo da te, eppure continui a cercarla altrove. A volte non c’è una ragione specifica per ciò che accade, succede e basta.
In quello sguardo c’erano le più belle parole. Una bella premessa d’amore.