Sergio Rimondot – Tristezza
Dolci amari ricordi che riaffiorano alla mente e gli occhi fissi all’orizzonte che un tempo era anche il tuo, in un tramontodi un giorno che ormai è finito.
Dolci amari ricordi che riaffiorano alla mente e gli occhi fissi all’orizzonte che un tempo era anche il tuo, in un tramontodi un giorno che ormai è finito.
Ancora oggi, nei miei occhi vedo immagini impresse di coloro che non ci sono più. È incredibile come un luogo o un oggetto, preservino quella memoria così immacolata di ricordi ed emozioni che puntualmente riaffiorano.Se ci penso mi vengono i brividi. Li erano racchiuse i miei anni, la mia vita e io stesso sono diventato insieme a loro “passato”. Già perché il tempo passa, ma non tutte le “cose” cambiano mai del tutto.
La sofferenza non è un punto di arrivo, ma un ottimo punto di partenza, dal quale si riparte avvantaggiati, perché il bagaglio dell’esperienza è più grande e noi notevolmente rafforzati.
E adesso che ti sei dileguata sono un sognatore addolorato che fruga invano nelle ceneri dei ricordi, soffiando voracemente su di esso, sperando di trovare frammenti di scintille, capaci a scaldare quest’anima fredda, a ravvivarla di calore come agli albori del nostro amore, quando sentivamo ribollire il sangue dentro prima che il tuo diventasse di ghiaccio!
Scorrono lacrime di ricordi che si posano sul cuore e lo scombinano.
Le lacrime non sono segno di debolezza e non esprimono solo il dolore, ma anche emozioni d’amore o una parentesi di felicità.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.