Silvana Pagella – Religione
La vita degli uomini privi di fede sarebbe come un interminabile abisso.
La vita degli uomini privi di fede sarebbe come un interminabile abisso.
Lotta. Capirai molto presto che il nemico è in agguato, ma tu lotta. Ti sentirai solo, triste, abbandonato. Capirai che non si vive solo di coccole e di abbracci, ma si cresce, si combatte, si affrontano prove più grandi di te. Troverai persone ipocrite, persone che non avranno fiducia in te, ma tu volgi lo sguardo a Dio e fa sì che lui senta il tuo grido, e poi lotta, perché Dio sarà con te, e alla fine di questo lungo viaggio vincerai la tua battaglia!
Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è uh prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.
E a un Dio “fatti il culo” non credere mai.
La preghiera a Dio Padre nel nome di Gesù Cristo, è la chiave che apre le porte dei tesori di Dio, affinché ogni uomo ne possa godere.
L’idolatria non è altro che la forma culturale della tirannia.
Credo in Dio, ma non fino al punto di pensare che esista.