Silvana Stremiz – Anima
Vorrei aver ascoltato la mia anima quando mi suggeriva di andarmene. Mi stava proteggendo.
Vorrei aver ascoltato la mia anima quando mi suggeriva di andarmene. Mi stava proteggendo.
Quando tu mi avrai cancellato, sarai ancora parte di me.
Non giudico degli altri, i loro “perché” e chiedo venga fatto altrettanto.
Tante gocce filtrano in me, parole della mia anima, tutto quello che ho con tanti…
I graffi nell’anima non si fanno con le unghie, ma con il detto o non detto; con il fatto o non fatto. Con i gesti sbagliati e le opportunità sprecate.
Nessuno potrà mai impadronirsi della mia anima Essa fluttuerà libera nell’infinito quando il suo involucro…
Tutto ciò gli faceva ricordare quel che era avvenuto l’anno scorso, in quell’albergo della cittadina di provincia, al letto di morte di suo fratello Nikolaj. Quella era una sventura e questo, del parto, invece era un avvenimento lieto. Ma tutt’e due le cose erano fuori dalle condizioni ordinarie di vita, erano come spiragli dai quali si vedeva una luce superiore. E l’anima, contemplando questa luce superiore, si eleva ad altezze neppure immaginate prima e dove la ragione non poteva seguirla.