Silvana Stremiz – Comportamento
Se dico ti voglio bene è un bene sul serio. Se dico ti amo, è amore sincero. Se sto zitta forse sto facendo un dono.
Se dico ti voglio bene è un bene sul serio. Se dico ti amo, è amore sincero. Se sto zitta forse sto facendo un dono.
Ci sarà sempre qualcosa che non va, l’importante è trasformare la fragilità di quel momento in una forza immortale.
Se fossi stato al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare…
Ci sono due tipi di fraintendimenti: quelli che non capiscono le parole, e quelli che…
Come si fa ad essere sicuri di cosa sia in fondo giusto o sbagliato, bene o male? alla fine si riduce tutto solo a una questione di punti di vista che distorcono la realtà ognuno a modo suo. Ma anche se si potesse avere una visione nitida, essere ottimisti e vederne solo il lato positivo o negativo sarebbe comunque sbagliato, come in fondo giudicare le persone senza sapere cosa hanno passato o stanno passando nella loro vita o al contrario sapendolo, sarebbe sempre un pensiero influenzato o in un certo senso guidato, non puro. In tutto questo sono certe sensazioni che proviamo, a volte dei veri e propri flash che ci avvisano di un errore imminente, una situazione di pericolo, una persona affine, ma spesso non vengono colti perché talmente brevi che non abbiamo neppure il tempo di metabolizzare o di ascoltare. Eppure sono grida dell’anima, di noi stessi, e se non siamo in grado di ascoltare noi stessi, come possiamo essere in grado di ascoltare gli altri!?
Chi non dice mai quello che pensa, non la pensa in nessun modo.
Nessun rispetto per chi augura del male agli altri. Non si paga il dolore con altrettante ferite. È da vigliacci, da “conigli del cuore”. Augura del bene, sii coraggioso. Augura momenti di riflessione, di silenzi con cui mettersi “in ascolto”. Augura lucidità alla gente che ti ha ferito. Quelle lucidità che porta a capire, comprendere, vivere nell’anima il tuo dolore. Augura questo a chi ti ha fatto male. Vale più di uno schiaffo, di una sporca maledizione. Augura il coraggio di comprendere e proferire la parola “Scusa”.