Silvana Stremiz – Figli e bambini
Quasi tutto quello che da piccoli ci annoia, da grandi assume un significato intenso.
Quasi tutto quello che da piccoli ci annoia, da grandi assume un significato intenso.
Sarà che io do un certo valore all’amicizia, sarà che non sopporto la cattiveria del falso, sarà che preferisco restare da sola piuttosto che in compagnia dell’ipocrisia, sarà che la parola amico ha un significato consistente per me, ma non sopporto quelli che con ipocrisia fingono di volerti bene, accarezzandoti con la mano destra mentre con la sinistra ti stanno pugnalando. Non sopporto quelli che alla fine di un’amicizia “sparlano” sperando di colpirti nell’animo e quello che sopporto ancora meno, è lo stupore di cui si vestono quando decidi di andartene, pur sapendo che era inevitabile dopo tanto sangue. E magari hanno anche il coraggio di chiamarti “amico mio”.
L’amore è come un aquilone che vola alto nel cielo. Guidato candidamente da chi ama, da quel sorriso consapevole che basta tirare il filo per avvicinarlo a te.
In un attimo puoi toccare il paradiso e saziare l’inferno di una vita.
Provare “tutto” e restare con “niente” è raccogliere frammenti della propria anima.
La fede non deve essere scontata, ma qualcosa di profondo che nasce dentro di noi. Diversamente non ha senso.
Nel grande prato della vita. Vivono tenendosi per mano il sorriso, l’illusione, l’inganno e la delusione.