Silvana Stremiz – Filosofia
Il dolore è un lungo travaglio per partorire un po’ di felicità. Più forti saranno le fitte, più sarà intenso il sapore della felicità.
Il dolore è un lungo travaglio per partorire un po’ di felicità. Più forti saranno le fitte, più sarà intenso il sapore della felicità.
Ogni credente davanti all’eutanasia resta giustamente indignato. Tira fuori il nome di Dio e nel nome di Dio chiede pietà per la vittima. Ma se siamo in mano di Dio, se vogliamo che sia Dio a decidere, se deve essere fatta la sua volontà, perché l’uomo si ostina a tenere in vita il prossimo anche quando “non è più vivo”? Se l’uomo spesso non si ostinasse a tenerci in vita intubandoci, nutrendoci, salvandoci in quella fase di Vita che “Vita non è”, voleremo in modo naturale verso quel Dio che già ci attendeva e ci aveva chiamato a sé. Non è eutanasia morire senza “forzature dell’uomo”, ma è un sacrosanto diritto umano quello di morire in pace in modo naturale con dignità.
Due corpi che si fondono in una sola anima: è una delle sfumature più belle…
Parlare è un atteggiamento, scrivere è un modo di essere.
Un cuore in tempesta ha bisogno di tempo per trovare pace.
Libertà, è riuscire a strappare al mondo un sorriso sincero!
A porte aperte ci sono sempre sorprese.