Silvana Stremiz – Morte
Eutanasia il diritto di morire. Discutibile sicuramente.
Eutanasia il diritto di morire. Discutibile sicuramente.
In amore c’e sempre chi vince chi perde. Se hai vinto tu ha perso qualcun altro.
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
E finisce tutto cosìin un semplice batter di cigliaesalando l’ultimo respiroimprovvisamente il cuore batte all’impazzatatutto diventa bianco e neroun sibilo assordante riempie le orecchiepenetra fino al cervelloun formicolio s’impossessa degli artiun senso di immobilità pervade il corpo interointorno e dentro me la pace si diffondeunico ed ultimo contatto con il mondo esterno: gli occhi!Cominciano a roteare, circospetti…catturano ogni singolo particolarepronti a socchiudersi per sempreuna miriade di ricordi si aggrovigliano nella mente:colorati, vivi!I volti delle persone scorrono come titoli di coda di un film,il mio film, la mia vita!Cala il sipariolo schermo si annerisce.Fine.
La verità non ha bisogno di consensi, di continue dimostrazioni, di alleati, perché la verità “è” anche senza testimoni.
Se fosse possibile sapere quel che ci sarà dopo la morte, allora nessuno di noi avrebbe paura nemmeno della morte[…] Eppure si ha paura. Si ha paura dell’ignoto, ecco di che. Per quanto si dica che l’anima andrà in cielo… noi sappiamo pure che il cielo non esiste e non c’è altro che l’atmosfera.
Beato chi muore nel proprio letto.