Silvana Stremiz – Religione
Il credere non può nuocerti. Il non credere può rendere tutto più difficile.
Il credere non può nuocerti. Il non credere può rendere tutto più difficile.
Ho vergogna di aver creduto in Dio, ma mi duole di non credervi più.
Improvvisamente perfino dire “Ti voglio bene” diventa impossibile anche se la tua anima è piena…
Ridicoli, ma sinceri fino a farsi male, poi voltare pagina con le lacrime ancora fresche nel cuore, è l’unico modo per stare a galla.
Quello che non c’è non c’è, è inutile cercare.
Amore è “estasi”, ma estasi non nel senso di un momento di ebbrezza, ma estasi come cammino, come esodo permanente dall’io chiuso in se stesso verso la sua liberazione nel dono di sé, e proprio così verso il ritrovamento di sé, anzi verso la scoperta di Dio.
Follia è pensare di por rimedioai gesti non compiuti, alle parole non dette.A tutte quelle cose sospese.
Ho vergogna di aver creduto in Dio, ma mi duole di non credervi più.
Improvvisamente perfino dire “Ti voglio bene” diventa impossibile anche se la tua anima è piena…
Ridicoli, ma sinceri fino a farsi male, poi voltare pagina con le lacrime ancora fresche nel cuore, è l’unico modo per stare a galla.
Quello che non c’è non c’è, è inutile cercare.
Amore è “estasi”, ma estasi non nel senso di un momento di ebbrezza, ma estasi come cammino, come esodo permanente dall’io chiuso in se stesso verso la sua liberazione nel dono di sé, e proprio così verso il ritrovamento di sé, anzi verso la scoperta di Dio.
Follia è pensare di por rimedioai gesti non compiuti, alle parole non dette.A tutte quelle cose sospese.
Ho vergogna di aver creduto in Dio, ma mi duole di non credervi più.
Improvvisamente perfino dire “Ti voglio bene” diventa impossibile anche se la tua anima è piena…
Ridicoli, ma sinceri fino a farsi male, poi voltare pagina con le lacrime ancora fresche nel cuore, è l’unico modo per stare a galla.
Quello che non c’è non c’è, è inutile cercare.
Amore è “estasi”, ma estasi non nel senso di un momento di ebbrezza, ma estasi come cammino, come esodo permanente dall’io chiuso in se stesso verso la sua liberazione nel dono di sé, e proprio così verso il ritrovamento di sé, anzi verso la scoperta di Dio.
Follia è pensare di por rimedioai gesti non compiuti, alle parole non dette.A tutte quelle cose sospese.