Silvana Stremiz – Religione
Va rispettato il credente, ma nella stessa maniera va rispettato il laico.Non è la religione a fare di noi delle brave persone. Ma quello che noi siamo.
Va rispettato il credente, ma nella stessa maniera va rispettato il laico.Non è la religione a fare di noi delle brave persone. Ma quello che noi siamo.
Avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il Clero, Claudio Hummes, un grande amico “.” Quando la cosa è divenuta un po’ pericolosa lui mi confortava, e quando i voti sono saliti a due terzi, momento in cui viene l’applauso consueto perché è stato eletto il Papa, lui mi ha abbracciato, mi ha baciato, e mi ha detto: non ti dimenticare dei poveri “.” Quella parola è entrata qui, i poveri, i poveri. Poi subito, in relazione ai poveri, ho pensato a Francesco d’Assisi”
Maria Madre di Gesù fatteci santi.
Ci si veste di gentilezza per colpire meglio alle spalle con quell’abito sbiadito, lavato troppe volte nella cattiveria, per splendere di uno splendore vero. Ci si veste di quella gentilezza nella speranza di essere creduti, sfoggiando sorrisi mentre affiliamo di nascosto i coltelli per uccidere meglio quel nemico che nemico non è, se non nella nostra fantasia.
Penso che Dio sia soprattutto giusto e che non sarà possibile barare con lui. Conteranno le intenzioni, buone o cattive, che ci hanno spinto a fare qualcosa, e non gli effetti dei nostri atti.
Se non cedo non è per orgoglio, ma perché voglio il “di più”.
L’adulterio nel cuore non si commette solo quando si guarda con un eccessivo desiderio sessuale una donna che non è tua moglie, ma anche quando guardi allo stesso modo tua moglie.