Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Vi sono giorni di tempesta personale che richiedono di poter abbracciare solo noi stessi.
Vi sono giorni di tempesta personale che richiedono di poter abbracciare solo noi stessi.
E poi mi amo, mi amo così come sono. Mi amo quando mi intestardisco in qualcosa che non è possibile. Mi amo quando poi ci sbatto il muso e mi faccio male. Mi amo quando mando a quel paese chi secondo me non merita nulla. Mi amo in ogni lato, dal più bello al peggiore. Mi amo perché in ogni minima sfaccettatura di me sono sempre io, sempre e soltanto io! Mi amo perché sono vera, testarda e non mi lascio intimorire dalla vita, dal destino e da questa ruota di merda che gira gira, ma non gira mai per il verso giusto!
Cade veleno su tutte le cose e rassicurante diventa esser soli nei gelidi inverni.
È più facile rialzarsi con qualcuno a fianco che ci aiuta a farlo, che ci dà una spinta qualunque, con qualcuno che crede in noi e ci fa sentire importanti.
Le gioie della vita non finiscono mai, se tu vuoi troverai sempre qualcosa per essere felice.
Piangi se vuoi piangere, non fermarti, non vergognarti. Le lacrime bagnano il viso e lavano il dolore dell’anima. Singhiozza se vuoi singhiozzare con tutta la forza che hai, e quando sarai spossato chiudi gli occhi e assapora il senso di liberazione che alleggerisce il cuore e la mente. Quel senso di vuoto non è altro che l’inizio dello sgretolamento dell’amarezza. La notte non sarà sempre presente.
È meglio essere il numero che non un numero.