Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
Certe lacrime sono più difficili da ignorare, sono lacrime che salgono dal cuore, fanno brillare gli occhi. Lacrime che verso per chi credevo diversa, e mi illudevo che usasse il cuore come me, prima di ogni cosa.
Dio: quante volte viene nominato per fede e quante per convenienza…
Ci sono giorni in cui avrei voglia di sparire, di abbandonare tutto, fanculo agli ipocriti, ai falsi moralisti, ai perbenisti che di buono non hanno neanche i vestiti che indossano, a coloro che sanno solo criticare l’operato degli altri. Agli invidiosi e ai leccaculo ed infine a quelli che si guardano allo specchio fieri di aver portato alla rovina le poche persone oneste rimaste in questo mondo di merda.
Non ci servono persone che parlano di problemi, servono persone che agiscono silenziosamente per risolvere i problemi.
Rivendichiamo giustizia, eppur non v’è giustizia, e forse quella divina giustizia!? Sono in bilico tra il credere ed il non, resto fedele ad un senso, l’unico che riconosco, la vita, la nascita e la morte! Che sia vita giusta o meno, che la nascita sia la meraviglia non ho dubbi, e la morte? Anche la morte ha le sue ingiustizie! Giudicatemi, chiamatemi pazza, infelice, povera di sentimenti, non importa resto ferma nel mio credo!
Quando se ne va un amico si spegne un pezzo di cuore. L’unica speranza che resta è di rincontralo fra le stelle un giorno.