Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Solo se avrai pianto lacrime di “sale” apprezzerai fino in fondo quelle di “miele”.
Solo se avrai pianto lacrime di “sale” apprezzerai fino in fondo quelle di “miele”.
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
Ci sono momenti in cui la pelle si assottiglia e sento di vibrare ad ogni respiro. L’anima sale in superficie, faccio fatica a contenerla, chiede solo di poter tracimare. Brulico di pensieri, di vita, di emozioni. Ma in questi momenti mi sento troppo fragile per lasciarli andare. Troppo esposta. Troppo indifesa. Troppo di tante cose. Mi sfioro le labbra e chiedo perdono a quelle parole che ho paura di dire, perdono per lasciarle ancora lì, sospese in un limbo che non è morte, ma ancora non è nemmeno vita.
Ed è così bello essere in compagnia e sentirsi finalmente soli.
Maltempo a parte, c’è aria di novità. L’unico problema è che non so se sono pronta a viverle. I cambiamenti mi hanno sempre spaventato, perché penso sempre di non essere in grado di affrontarli.Poi li affronto e, bene o male, ne esco vincente. Affaticata, magari zoppicante, ma vincente. Eppure questo non mi basta per vincere anche i timori.
Le illusioni a volte aiutano a vivere, ma uccidono il cuore e l’anima se ci si crede troppo.
Ogni giorno ci svegliamo con tanti buoni propositi, nel corso della giornata diminuiscono in maniera esponenziale. Però non ci perdiamo d’animo perché ne basta uno, sì uno soltanto e la giornata si riempie di luce.