Silvana Stremiz – Tristezza
Capisci l’atrocità del dolore quando vedi la morte portare via tuo figlio.Non credo che il sorriso possa mai tornare quello di un tempo.
Capisci l’atrocità del dolore quando vedi la morte portare via tuo figlio.Non credo che il sorriso possa mai tornare quello di un tempo.
A volte ci arroghiamo della presunzione di conoscere i pensieri degli altri.
La peggior forma d’ignoranza, di meschinità che io abbia mai conosciuto è la meschinità del cuore, del suo uso improprio solo come muscolo, senza saperne ascoltare i battiti. Quel predicare il bene e vivere solo il male che vi è in noi. Il non sapere ascoltare il prossimo con la ragione del cuore, ma solo con la ragione di quella mente calcolatrice e disumana che è il cervello, quella parte “meccanica” che ci impedisce di sentire ed ascoltare veramente quello che gli altri “urlano” con quelle lacrime congelate nell’animo visibile solamente a chi vive con un “cuore vero”.
A dichiare la guerra sono i potenti a combatterla i comuni mortali.
Vero è proprio così a volte ci si rimane delusi, quando si ripone la fiducia in una persona, scoprendo poi che non è tale come pensavi di essere.
Non siamo noi surrogato di esistenza, noi siamo pura sostanza, apparteniamo alla più bella realtà, la vita. Consumiamo questo momento, viviamo appieno questo dono e se la tristezza insinua la nostra mente, non chiudiamo la nostra anima in celle vuote, prive di senso, anzi guardiamo indietro c’è chi sta peggio, andiamo incontro alle loro sofferenze, aiutiamo chi procede piano, anche se non possiamo dar niente il fatto di esserci è già tanto. Un cuore è prezioso quando il suo dono è l’amore!
L’amore respira sempre un pizzico di follia, senza quel pizzico di Follia sarebbe un comune “respiro”.