Silvana Stremiz – Verità e Menzogna
Meglio parole dette che fanno male, che l’ipocrisia del non detto.
Meglio parole dette che fanno male, che l’ipocrisia del non detto.
Sotto il segno del sacro, in quanto vicari di cristo, ma anche sotto il segno del profano, in quanto arbitri degli eventi politici ed economici di Roma e di tutto il mondo, i papi sono sempre stati protagonisti della storia con la “s” maiuscola.
Si narra che le persone sincere siano apprezzate, poi quando si spiattella in faccia la verità ci insultano e se ne vanno offese. Quindi deduco con estrema convinzione che in questo mondo, costruito di maschere teatrali, l’unica verità di cui ci si riveste è quella della falsità e della menzogna. Io però non ci sto e se per questo la mia condanna sarà la solitudine, risponderò che è meglio avere accanto poche persone sincere che falsi amici, che alla prima occasione ti pugnalano alle spalle.
L’essere troppo buoni a volte ti fa soffrire, si è vittima di personaggi che cercano tali persone solo per il gusto di far del male. Ma alla fine vincono sempre perché troveranno sempre la strada per uscire dalle loro sofferenze.
Le persone hanno un brutto vizio; quello di giudicare e calunniare. Hanno la convinzione che tutto ciò che dicono loro sia verità e ciò che esce dalla bocca degli altri su di loro sia sempre e solo bugia. A volte è solo questione di punti di vista, ma troppo spesso è solo frutto di cattiveria e malignità d’animo che partorisce un’innata “lingua” frutto di frustrazione e invidia.
La verità è immortale, l’errore è mortale.
Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri.