Silvana Stremiz – Vita
La vita la conosco. L’eternità è di chi crede. Nel dubbio io mi fermerei qui.
La vita la conosco. L’eternità è di chi crede. Nel dubbio io mi fermerei qui.
Per ben vedere, non basta guardare le cose, bisogna saper cogliere le sfumature, bisogna saper leggere tra le righe.
Dov’è finito lui, la vita sua non c’è, ma per noi non morirà mai. Tu ci hai lasciato ormai, ma su questi cuori sai, non ti scorderemo mai.
Alcune persone, anche a distanza di anni, anche quando non vi parlate e sentite più, né vi vedete o vi salutate, vi trasmetteranno sempre le stesse, insolite sensazioni.
E continuo ad aspettare, non mi arrendo, non mollo, non mi stancherò di aspettare. Perché la vita così, a volte ci dona, a volte ci toglie, quindi io aspetto perché ancora non è il mio momento, e so che sta per arrivare.
Poi ti accorgi che l’età comincia a correre sulle responsabilità della ragione e non riesci più a vedere quanta luce facciano i fanalini posteriori, neanche quando spingi sul pedale del freno. La strada è lì davanti, ti tenta nella voglia di bruciare i tempi per arrivare nel prossimo domani, il cuore annovera i passaggi come se fossero sagome in caduta libera e si sofferma solo su quelle forme irregolari che sanno di diverso, rimettendo in discussione tutto, perfino quel ricordo che brilla di luce propria, ma che non potrà essere mai più forte di una nuova luce che irradia una nuova emozione.
Tra il nero e il bianco ci sono una miriade di sfumature di grigio a separarli…