Silvana Stremiz – Vita
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
In una vita lunga un metro, la felicità misura qualche centimetro, la libertà, esigui ma cruciali millimetri.
Vivi ogni attimo in modo tale da desiderare di riviverlo.
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
In amore c’e sempre chi vince chi perde. Se hai vinto tu ha perso qualcun…
Siamo cresciuti mentre ci dicevano che il mondo si stava inquinando. E che era necessario fare qualcosa al più presto. Questo ha generato in noi un bisogno, una necessità che se anche non riusciamo a portare a termine e anche quando tutto sembrerà perduto, possiamo comunque fare qualcosa, possiamo insegnare i nostri errori e dire quello che è giusto, senza aver paura di essere giudicati.
Certe volte capita di incontrare, durante la propria vita, delle persone che, senza volerlo, senza saperlo, prendono una parte del cuore e la portano via con sé… Ritornano sempre prima o poi, per restituirtela o per prendersi tutto il resto.