Silvana Stremiz – Vita
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
Odio la morte, non so dire quanto. Anche se probabilmente è il sapere di dover morire a rendere la vita così bella.
Non piangere alla prima sconfitta: se la vita soffia sui tuoi castelli di carte portandoli a crollare quella è la tua occasione. Ricomincia mattone su mattone. Rendi perfetto tutto ciò che nella tua vita è ancora perfettibile!
“Eternè” vuol dire “per l’eternità”!
Custodisci ogni attimo della tua vita, soprattutto quelli della tua sofferenza; anzi, quelli devi custodirli come pietre preziose, perché ricorda sempre che saranno proprio quelli a rivoltarti l’anima come un calzino, a scuoterti dal torpore della banalità e a farti rinascere nella luce di una nuova consapevolezza, rendendoti meno fragile di ieri e aiutandoti ad amarti di più.
Non comprendo quando c’è una strada ben delineata, l’obiettivo ben chiaro, e invece di puntare dritto alla meta, si percorrono altre vie. Sarà superficialità, distrazione, oppure c’è dell’altro? C’è, c’è.
Alla vita cediamo il calore che passa nelle cicatrici del tempo.
Si può essere soli fra mille persone e non sentirsi soli in un deserto.