Silvana Stremiz – Vita
Sono troppe le ferite che compongono una vita.
Sono troppe le ferite che compongono una vita.
Le virtù oggi, sono troppo spesso imposizioni, delle forzature per apparire, un continuo inganno…Solo la purezza di una nuova consapevolezza, scioglierà queste scomode catene che vincolano il vivere.
L’uomo è quello che da sé stesso si è forse precipitato nell’abisso delle miserie ove egli geme. I selvaggi che noi vedemmo non vivono male fra loro, ed i selvaggi che vivono sparsi ad uno ad uno nei boschi, e non campano che di ghiande e d’erbe, son certamente più felici ancora. Dalla società son nati i più gravi delitti. Vi sono uomini nella società che son costretti, per ragion di stato, a desiderare la morte degli uomini. Il naufragio d’un vascello, l’incendio d’una casa, la perdita d’una battaglia, inducono alla mestizia una parte della società, e spargono la gioia in un’altra. Tutto va molto male, mio caro Cacambo, e non v’è per il saggio altro partito da prendere che di tagliarsi la gola più delicatamente che sia possibile…
Un’intelligenza fine e di classe si differenzia sempre da una finta intelligenza comune e apparente. L’intelligenza vera dice e dimostra. L’altra dice, e poi il vuoto!
La vita è una nave meravigliosa che, se impari a dirigere appena un po’, ti porta a vedere posti incredibili.
E poi tiri le somme, ti accorgi che ti resta solo un pugno chiuso senza nessuna certezza. Ti accorgi che non tutto è come sembra, che la vita nasconde tante mele marce dietro splendenti e luccicanti sorrisi finti. Ti accorgi che la cattiveria è come la gramigna, si propaga a vista d’occhio; “rapidamente e ovunque” ed è difficile distruggere. Perenne e insolente s’infiltra dovunque. E tu sei lì che guardi incredulo, sei lì e non sai che pesci prendere. Sai solo che questa realtà non ti appartiene, sai che qualunque cosa accada, la tua vita la edificherai sopra altri principi, altri fattori, altri valori; “cose semplice e veritiere”, cose umili e rispettose. Niente al mondo ti costringerà a non gestire la tua vita nel modo che vuoi, eliminando dalla radice “melme ed erbacce” che non vuoi e non sai concepire.
Non esiste una perfezione assoluta. Esiste solamente quello che immaginiamo essere una perfezione assoluta.