Silvia Avallone – Ricordi
E poi […] ricordò vagamente, come si ricordano le cose che non si vogliono ricordare.
E poi […] ricordò vagamente, come si ricordano le cose che non si vogliono ricordare.
Mi chiedo se è meglio svegliarsi delusi per l’illusione di un sogno o addormentarsi speranzosi di riviverlo ancora.
Vorrei essere come i ricordi, non essere mai dimenticata e vivere constantemente tra i pensieri della gente, perché i ricordi non invecchiano e quelli più belli riescono sempre a darti un sorriso ance da consumati.
Non si può spegnere il ricordo e se solo si provasse a farlo rimarrebbe comunque la cenere.
Il mio Passato, tutto lì, inciso sulla mia pelle sotto forma di cicatrici, lunghe e corte, alcune più chiare, quasi invisibili, altre più fresche, rosse, molto in vista… molto dolorose… linee su linee… ogni una un ricordo, ogni una storia… un dolore.
La cosa che facciamo sempre quando vogliamo fingerci forti, è far credere a tutti di aver dimenticato.
Ci sono ricordi che ti faranno sempre scendere una lacrima. E altri che ti faranno sorridere.