Silvia Avallone – Uomini & Donne
Era la creatura più bella di questa Terra. Come lo sono le donne immaginate, quelle che non si vedono. Quelle su cui puoi solo fantasticare leggendo un romanzo di Tolstoj o di Flaubert.
Era la creatura più bella di questa Terra. Come lo sono le donne immaginate, quelle che non si vedono. Quelle su cui puoi solo fantasticare leggendo un romanzo di Tolstoj o di Flaubert.
Hai presente il vento? Le persone sono così. Si spostano dove soffia di più, perché andare controcorrente è privilegio dei più coraggiosi.
Alla fine apri gli occhi e scopri? Che era proprio il bel cavaliere senza macchia ad avere l’armatura più “untuosa”.
Più gli anni passano e più le mentalità si chiudono; nell’antica Grecia, per esempio, l’omosessualità era pari all’eterosessualità perché entrambi avevano lo stesso fine: la ricerca del bello, indipendente dal sesso, oggi, invece, è vista come un delitto, un peccato, una malattia… e poi mi vengono a parlare di progresso!
Avrei voluto darti una lezione a suon di botte, per quello schiaffo che mi hai dato senza una tua dignità, ma poi ho deciso di metterti alla gogna, non per farti del male, ma per umiliare anche te femmina, perché donna non sei.
Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli uomini, non possono essere utilizzate contemporaneamente.
Lui mi prende la mano e mi fa entrare nella stanza, e prima che me ne renda conto, si inginocchia davanti a me. Dalla tasca interna della giacca tira fuori un anello e alza su di me gli occhi, brillanti, grigi e sinceri, pieni d’emozione. “Anastasia Steele. Ti amo. Voglio amarti, curarti e proteggerti per il resto della tua. Sii mia. Sempre. Condividi la tua vita con me. Sposami.”