Silvia Nelli – Comportamento
Da me me le dico e da me me le intendo. Perché dirle a te è come dirle al vento!
Da me me le dico e da me me le intendo. Perché dirle a te è come dirle al vento!
Saper ridere di se stessi non è altro che accettarsi e piacersi in qualunque modo siamo.
Può giustificarsi in tutte le lingue del mondo, ma quando qualcuno che ritenevo importante, tradisce…
Non è vero che sono forte, che non ho fragilità. Non è vero che supero tutto, magari piango da sola nel silenzio. No, non sono un robot, ma cerco solo di farmi forza, di non cedere, di non mollare. Perché sarebbe esattamente quella vera sconfitta: arrendermi!
Se fai un figlio prenditi cura di lui. Non basta concepirlo e partorirlo per essere madre. Il suo tempo viene prima del tuo, il suo bene viene prima del tuo, lui viene prima di te! Diventando madri, non si rinuncia ad essere donna, ma accetti di crescere e di prenderti cura di qualcuno che non ha scelto di esserci e che ha bisogno di te. Lui ha bisogno della tua presenza, del tuo amore, del tuo tempo, non dei tuoi contentini a scappa tempo, dei tuoi regali per dare a lui una felicità momentanea. La felicità, la serenità di un figlio la costruisci piano piano con amore, costanza e presenza. Se vuoi essere madre, se hai scelto di esserlo, metti i tuoi desideri, le tue manie di donna mondana da parte e dedicati a tuo figlio. Hai scelto tu di metterlo al mondo, pertanto crescilo con responsabilità e maturità. Non è un pacco che lasci in giro, parcheggi dove e quando vuoi solo per i tuoi divertimenti di donna superficiale e sciocca. Perché una madre è prima di tutto una madre!
La mente è come l’ombrello: per funzionare deve essere aperta.
La sommatoria dei pensieri sono ricchezza nell’Umano che si confronta, mentre il tormentato e continuo scontro ristagna nel fango del “mortale” che crede di avere certezze.