Silvia Nelli – Ricchezza & Povertà
Soffermati di fronte alla povertà di un popolo non di fronte alla povertà d’animo.
Soffermati di fronte alla povertà di un popolo non di fronte alla povertà d’animo.
Non c’è un minimo di coerenza nelle persone. Spesso dicono una cosa e ne fanno…
I miei pregi!? Li mostro a chi decido io. I miei difetti!? Li regalo a…
Quando ad un uomo togli la possibilità di lavorare, di poter provvedere a se stesso, alla sua famiglia, aquell’uomo togli la sua dignità. Nessuno vive di elemosina e molti prima di chiederla preferisconomorire. Lottare sempre per i nostri diritti, la morte non risolve.
Io vivo di sensazioni, di emozioni e di istinto. Non sono un copione, non ce l’ho proprio un copione. Quello che esce di me è ciò che sono sempre, anche nel peggio. Non mi nascondo mai… Se mi nascondessi dietro dolci facciate o finte personalità accontenterei gli altri apposto con la coscienza.
Predicano “bianco”, ma praticano “nero”. Sorridono di fronte agli occhi innamorati e pugnalano di fronte a spalle indifese. Ascoltano la parte che gli conviene e tralasciano quella “scomoda” per la loro coscienza. Vivono di giudizio e pregiudizio, ma non vogliono che qualcuno si permetta di osservare in loro modi, toni e atteggiamenti. Ipocriti! Se fosse per me mangereste la polvere raccogliendo i frutti del campo che avete voi stessi seminato!
Ascoltiamo milioni di parole, milioni di versioni. Ognuno con le sue ragioni, con i suoi motivi e le sue scuse. In quanti sono capaci di dire la semplice verità. In quanti hanno il coraggio di essere se stessi fino alla fine e di ammettere non sono di aver mentito, ma di essersi anche divertiti nel farlo. Nessuno lo farà mai. Quindi non chiedere, ma impara a restituire ad ognuno ciò che si merita!
Non c’è un minimo di coerenza nelle persone. Spesso dicono una cosa e ne fanno…
I miei pregi!? Li mostro a chi decido io. I miei difetti!? Li regalo a…
Quando ad un uomo togli la possibilità di lavorare, di poter provvedere a se stesso, alla sua famiglia, aquell’uomo togli la sua dignità. Nessuno vive di elemosina e molti prima di chiederla preferisconomorire. Lottare sempre per i nostri diritti, la morte non risolve.
Io vivo di sensazioni, di emozioni e di istinto. Non sono un copione, non ce l’ho proprio un copione. Quello che esce di me è ciò che sono sempre, anche nel peggio. Non mi nascondo mai… Se mi nascondessi dietro dolci facciate o finte personalità accontenterei gli altri apposto con la coscienza.
Predicano “bianco”, ma praticano “nero”. Sorridono di fronte agli occhi innamorati e pugnalano di fronte a spalle indifese. Ascoltano la parte che gli conviene e tralasciano quella “scomoda” per la loro coscienza. Vivono di giudizio e pregiudizio, ma non vogliono che qualcuno si permetta di osservare in loro modi, toni e atteggiamenti. Ipocriti! Se fosse per me mangereste la polvere raccogliendo i frutti del campo che avete voi stessi seminato!
Ascoltiamo milioni di parole, milioni di versioni. Ognuno con le sue ragioni, con i suoi motivi e le sue scuse. In quanti sono capaci di dire la semplice verità. In quanti hanno il coraggio di essere se stessi fino alla fine e di ammettere non sono di aver mentito, ma di essersi anche divertiti nel farlo. Nessuno lo farà mai. Quindi non chiedere, ma impara a restituire ad ognuno ciò che si merita!
Non c’è un minimo di coerenza nelle persone. Spesso dicono una cosa e ne fanno…
I miei pregi!? Li mostro a chi decido io. I miei difetti!? Li regalo a…
Quando ad un uomo togli la possibilità di lavorare, di poter provvedere a se stesso, alla sua famiglia, aquell’uomo togli la sua dignità. Nessuno vive di elemosina e molti prima di chiederla preferisconomorire. Lottare sempre per i nostri diritti, la morte non risolve.
Io vivo di sensazioni, di emozioni e di istinto. Non sono un copione, non ce l’ho proprio un copione. Quello che esce di me è ciò che sono sempre, anche nel peggio. Non mi nascondo mai… Se mi nascondessi dietro dolci facciate o finte personalità accontenterei gli altri apposto con la coscienza.
Predicano “bianco”, ma praticano “nero”. Sorridono di fronte agli occhi innamorati e pugnalano di fronte a spalle indifese. Ascoltano la parte che gli conviene e tralasciano quella “scomoda” per la loro coscienza. Vivono di giudizio e pregiudizio, ma non vogliono che qualcuno si permetta di osservare in loro modi, toni e atteggiamenti. Ipocriti! Se fosse per me mangereste la polvere raccogliendo i frutti del campo che avete voi stessi seminato!
Ascoltiamo milioni di parole, milioni di versioni. Ognuno con le sue ragioni, con i suoi motivi e le sue scuse. In quanti sono capaci di dire la semplice verità. In quanti hanno il coraggio di essere se stessi fino alla fine e di ammettere non sono di aver mentito, ma di essersi anche divertiti nel farlo. Nessuno lo farà mai. Quindi non chiedere, ma impara a restituire ad ognuno ciò che si merita!