Silvia Nelli – Stati d’Animo
E se proprio non sono meritate quelle lacrime, tu prova a sorriderci su. Magari scopri che è la via migliore per riprendersi la vita.
E se proprio non sono meritate quelle lacrime, tu prova a sorriderci su. Magari scopri che è la via migliore per riprendersi la vita.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.
Tutte le volte che mi affaccio tra i miei pensieri mi sento un perfetto estraneo.
Lascerai dietro te chi ti ha ferito e fatto male, ma non ti dimenticherai di loro. Lascerai passare il tempo, perché le ferite si rimarginino, ma le cicatrici le porterai con te per sempre. Saranno proprio quelle cicatrici a cambiarti e a farti vedere le cose sotto varie forme, diverse da come le vedevi prima. Saranno proprio quelle cicatrici a renderti diffidente da chi nel cammino da oggi incontrerai.
Le spalle le volto solo dove sono certo di non essere ferito. Forse per questo motivo non le volto mai.
Se sai rendere la solitudine costruttiva, non saprai più cosa significa.
Rassegniamoci come argini rotti da un mare impetuoso. Noi non ci dimenticheremo mai. La forza del mare non la ferma nessuno.