Silvia Nelli – Stati d’Animo
Nella vita ho imparato a farcela da sola quando ho capito che molti pretendono che tu ci sia, che tu gli aiuti, ma quando hai bisogno tu di loro non sono mai disponibili o quasi!
Nella vita ho imparato a farcela da sola quando ho capito che molti pretendono che tu ci sia, che tu gli aiuti, ma quando hai bisogno tu di loro non sono mai disponibili o quasi!
Ti ho anticipato che mi avresti fatto soffrire, ti ho parlato con il cuore, ti ho fatto respirare il mio respiro alla ricerca di un ponte verso la tua anima, ti ho mostrato le mie fragilità che non sono una mia debolezza ma il mio punto di forza, ti ho mostrato la mia essenza in modo tale che non ci fosse alcun dubbio sulla mia sincerità emotiva e sui miei sentimenti… Mi hai visto piangere e, ti ho visto piangere per me (cosa che non avevi mai fatto prima per nessuno!) Mi hai detto: “ti amo”.
C’è un piccolo passaggio nel cuore, non passano tutte le parole, solo quelle unite ai gesti sinceri che sanno di buono, hanno l’accesso. Quello spazio ridotto filtra l’essenziale, fondamentale alla vita: magiche presenze che sostengono dall’abisso e carezze sull’anima.Legami indissolubili e gentilezze sul cuore, che spaziano oltre la logica razionale cui non si può dare alcuna spiegazione. Unici… Insostituibili.
C’è qualcosa si strano a volte che lega le persone. Quel filo sottile e diverso dagli altri rapporti che è quasi impercettibile ma che fa la differenza. Alcune persone riescono a invaderti l’anima in un modo così bello e delicato che capisci che hanno qualcosa di diverso dal resto del mondo. Io non so che cosa abbia legato noi, non so checosa mi abbia fatto sentire così vicino a te. Però so che tra me e te c’è qualcosa di diverso, di raro che non posso permettermi di perdere.
Le porte del mio cuore sono sempre aperte a chi bussa per chiedere amore, comprensione, umanità e coraggio.
Sono carne che esiste, vita che insiste, anima che non desiste.
A volte, m’accendo una candela dentro per restare punto cardinale al mio costante perdermi; è così che mi segno cammino e destino, sui viali scoscesi e sinistri, piluccando briciole lasciate per depistarmi le traiettorie.E più m’accendo, più m’annerisco.