Silvia Nelli – Stati d’Animo
Aspettare qualcosa oppure qualcuno spesso ci porta a non vedere ciò che durante l’attesa ci passa vicino facendoci correre il rischio di perdere molte occasioni per essere felici.
Aspettare qualcosa oppure qualcuno spesso ci porta a non vedere ciò che durante l’attesa ci passa vicino facendoci correre il rischio di perdere molte occasioni per essere felici.
Ogni nuovo giorno porta con se la scoperta della vita anche nelle sue più piccole manifestazioni.
Fatta di fiori e rami, ché la carne mi cade per strada a brandelli sotto i colpi della vita. Sono la mia natura selvaggia, la mia soglia matrigna, l’indisponente, l’odiato, lo scherno, l’invidia per braccia e gambe che gesticolano e camminano normalmente. Ho le stampelle attaccate agli occhi per non cadere difronte alle immagini mentali che proiettano ricordi e li introiettano ancor più, relegandoli su un letto antidecubito, ché troppe volte mi hanno lacerato, aprendo le piaghe nella membrana sottilissima di emozioni e memoria. Profumo d’essenza di fiori di loto e ninfee sul pelo d’acqua di stagno che genera muschio sulle pareti umide di archetipi immaginifici, astratti, confusi.
Ti ho aspettato, solo io so quanto ti ho aspettato. Il mio respiro si è quasi fermato nel tempo dell’attesa fino quasi a credere di morire. Ecco, morire per chi!? Per qualcuno che non vuole esserci!? No, non ha senso e adesso l’ho capito!
La persona intelligente sa darti una bella dimostrazione di classe anche stando in silenzio. Quella stupida invece l’unica cosa che sa fare è starnazzare in giro come un’oca giuliva e alla fine non aver dimostrato un’emerita minchia!
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Trascorsero insieme settimane di piccola, intaccabile felicità.