Silvia Nelli – Vita
Nella vita “tra il dire e il fare si dice che c’è di mezzo il mare”. No! Tra il dire e il fare o c’è il silenzio oppure c’è un chiaro e schietto vaffanculo!
Nella vita “tra il dire e il fare si dice che c’è di mezzo il mare”. No! Tra il dire e il fare o c’è il silenzio oppure c’è un chiaro e schietto vaffanculo!
Nella vita il male è sotto i riflettori, mentre il bene opera nell’ombra e non fa notizia, come il sole che splende in silenzio tutti i giorni ma la tempesta diventa protagonista.
Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.
Poi ti accorgi che l’età comincia a correre sulle responsabilità della ragione e non riesci più a vedere quanta luce facciano i fanalini posteriori, neanche quando spingi sul pedale del freno. La strada è lì davanti, ti tenta nella voglia di bruciare i tempi per arrivare nel prossimo domani, il cuore annovera i passaggi come se fossero sagome in caduta libera e si sofferma solo su quelle forme irregolari che sanno di diverso, rimettendo in discussione tutto, perfino quel ricordo che brilla di luce propria, ma che non potrà essere mai più forte di una nuova luce che irradia una nuova emozione.
Sì questa vita, a volte incomprensibile, a volte forse troppo complicata. A volte si vorrebbe trovare la combinazione giusta e risolvere una volta per tutte questo scombinato puzzle, ma non sempre è così semplice però e tutto si congela in frammenti di ricordi preziosi, Infiniti attimi che scrivono la nostra storia. Strani noi, che scriviamo pagine di vita con inchiostro magico e chissà come e chissà perché soltanto a volte ci è dato di rileggerle. Ed ora si fa sera, si spegne il cielo e si accende la luna, il tempo ricomincia a scorrere.
È troppo facile parlare e giudicare. È troppo facile sentirsi “grandi” dentro un mondo di…
Ad un certo punto noi creiamo lo stato angusto in cui poter crescere.
Nella vita il male è sotto i riflettori, mentre il bene opera nell’ombra e non fa notizia, come il sole che splende in silenzio tutti i giorni ma la tempesta diventa protagonista.
Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.
Poi ti accorgi che l’età comincia a correre sulle responsabilità della ragione e non riesci più a vedere quanta luce facciano i fanalini posteriori, neanche quando spingi sul pedale del freno. La strada è lì davanti, ti tenta nella voglia di bruciare i tempi per arrivare nel prossimo domani, il cuore annovera i passaggi come se fossero sagome in caduta libera e si sofferma solo su quelle forme irregolari che sanno di diverso, rimettendo in discussione tutto, perfino quel ricordo che brilla di luce propria, ma che non potrà essere mai più forte di una nuova luce che irradia una nuova emozione.
Sì questa vita, a volte incomprensibile, a volte forse troppo complicata. A volte si vorrebbe trovare la combinazione giusta e risolvere una volta per tutte questo scombinato puzzle, ma non sempre è così semplice però e tutto si congela in frammenti di ricordi preziosi, Infiniti attimi che scrivono la nostra storia. Strani noi, che scriviamo pagine di vita con inchiostro magico e chissà come e chissà perché soltanto a volte ci è dato di rileggerle. Ed ora si fa sera, si spegne il cielo e si accende la luna, il tempo ricomincia a scorrere.
È troppo facile parlare e giudicare. È troppo facile sentirsi “grandi” dentro un mondo di…
Ad un certo punto noi creiamo lo stato angusto in cui poter crescere.
Nella vita il male è sotto i riflettori, mentre il bene opera nell’ombra e non fa notizia, come il sole che splende in silenzio tutti i giorni ma la tempesta diventa protagonista.
Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.
Poi ti accorgi che l’età comincia a correre sulle responsabilità della ragione e non riesci più a vedere quanta luce facciano i fanalini posteriori, neanche quando spingi sul pedale del freno. La strada è lì davanti, ti tenta nella voglia di bruciare i tempi per arrivare nel prossimo domani, il cuore annovera i passaggi come se fossero sagome in caduta libera e si sofferma solo su quelle forme irregolari che sanno di diverso, rimettendo in discussione tutto, perfino quel ricordo che brilla di luce propria, ma che non potrà essere mai più forte di una nuova luce che irradia una nuova emozione.
Sì questa vita, a volte incomprensibile, a volte forse troppo complicata. A volte si vorrebbe trovare la combinazione giusta e risolvere una volta per tutte questo scombinato puzzle, ma non sempre è così semplice però e tutto si congela in frammenti di ricordi preziosi, Infiniti attimi che scrivono la nostra storia. Strani noi, che scriviamo pagine di vita con inchiostro magico e chissà come e chissà perché soltanto a volte ci è dato di rileggerle. Ed ora si fa sera, si spegne il cielo e si accende la luna, il tempo ricomincia a scorrere.
È troppo facile parlare e giudicare. È troppo facile sentirsi “grandi” dentro un mondo di…
Ad un certo punto noi creiamo lo stato angusto in cui poter crescere.