Silvia Nelli – Vita
Impara a camminare da solo nella vita, potrai così imparare a cadere, rialzarti e proseguire malgrado le ferite.
Impara a camminare da solo nella vita, potrai così imparare a cadere, rialzarti e proseguire malgrado le ferite.
Il trascorrere del tempo permette all’uomo di tentare, conoscere, riuscire fallire, vincere e perdere… Tutto un importante accumulo di esperienze che vanno ad ingrassare preziosamente la buona e vecchia Esperienza. Vanno ad aggiungere preziosi righi al personale quanto fondamentale libro delle soluzioni, c’è chi possiede un libro ancora da completare e chi intere raccolte…Ad oggi nei miei libri riesco a leggere tanta cautela nel credere che i meriti e le identità possano emergere senza che qualcuno lavori con il freddo calcolo a scapito della calda passionalità.
La cosa più importante per sentirsi bene con noi stessi è fare sempre ciò che è giusto per noi, rispettando gli altri ma senza farsi condizionare, solo così possiamo essere orgogliosi di ciò che siamo.
Per smettere di soffrire e di prendere fregature, si deve principalmente smettere di dare credito a tutti. Smettendo anche di trovare squallide giustificazioni ad ogni atteggiamento. Cominciamo a prendere in mano la situazione, riprendendoci la nostra vita appena vediamo che “non va”. Eviteremo molti pianti, il tempo perduto e molto spesso anche il “passare da coglioni”.
Non illudete le persone. Non giocate con i loro sentimenti. Non frantumate i loro cuori. Fa male, molto male. Se lo fai, forse non sai cosa possa voler dire rimettere insieme i pezzi. Cosa vuol dire sentirsi morire dentro, percepire il vuoto. Non fate del male, perché non ne otterrete nulla. Chi ce la farà a rinascere sarà più forte e un giorno sorriderà mentre voi sarete impegnati a guardare il vuoto che avete seminato attorno a voi e dietro voi.
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla, senza negarsi perché l’emozione è intensa. L’emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi… è quel rossore che sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?
Il fatto di non piacere ad alcune persone non è e non deve essere un problema. Anzi, in alcuni casi può essere una fortuna. Spesso le persone ti giudicano, ti “schifano”, parlano di te come l’ultimo essere sulla terra e ti definiscono il “niente”. Lasciali parlare, la tua intelligenza ti dirà che è un onore che ne parlino: chi non vale niente non desta né invidia, né tempo, né attenzione e quindi questo ti fa capire che non piacere a certe “cime” è solo un grandissima vittoria.
Il trascorrere del tempo permette all’uomo di tentare, conoscere, riuscire fallire, vincere e perdere… Tutto un importante accumulo di esperienze che vanno ad ingrassare preziosamente la buona e vecchia Esperienza. Vanno ad aggiungere preziosi righi al personale quanto fondamentale libro delle soluzioni, c’è chi possiede un libro ancora da completare e chi intere raccolte…Ad oggi nei miei libri riesco a leggere tanta cautela nel credere che i meriti e le identità possano emergere senza che qualcuno lavori con il freddo calcolo a scapito della calda passionalità.
La cosa più importante per sentirsi bene con noi stessi è fare sempre ciò che è giusto per noi, rispettando gli altri ma senza farsi condizionare, solo così possiamo essere orgogliosi di ciò che siamo.
Per smettere di soffrire e di prendere fregature, si deve principalmente smettere di dare credito a tutti. Smettendo anche di trovare squallide giustificazioni ad ogni atteggiamento. Cominciamo a prendere in mano la situazione, riprendendoci la nostra vita appena vediamo che “non va”. Eviteremo molti pianti, il tempo perduto e molto spesso anche il “passare da coglioni”.
Non illudete le persone. Non giocate con i loro sentimenti. Non frantumate i loro cuori. Fa male, molto male. Se lo fai, forse non sai cosa possa voler dire rimettere insieme i pezzi. Cosa vuol dire sentirsi morire dentro, percepire il vuoto. Non fate del male, perché non ne otterrete nulla. Chi ce la farà a rinascere sarà più forte e un giorno sorriderà mentre voi sarete impegnati a guardare il vuoto che avete seminato attorno a voi e dietro voi.
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla, senza negarsi perché l’emozione è intensa. L’emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi… è quel rossore che sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?
Il fatto di non piacere ad alcune persone non è e non deve essere un problema. Anzi, in alcuni casi può essere una fortuna. Spesso le persone ti giudicano, ti “schifano”, parlano di te come l’ultimo essere sulla terra e ti definiscono il “niente”. Lasciali parlare, la tua intelligenza ti dirà che è un onore che ne parlino: chi non vale niente non desta né invidia, né tempo, né attenzione e quindi questo ti fa capire che non piacere a certe “cime” è solo un grandissima vittoria.
Il trascorrere del tempo permette all’uomo di tentare, conoscere, riuscire fallire, vincere e perdere… Tutto un importante accumulo di esperienze che vanno ad ingrassare preziosamente la buona e vecchia Esperienza. Vanno ad aggiungere preziosi righi al personale quanto fondamentale libro delle soluzioni, c’è chi possiede un libro ancora da completare e chi intere raccolte…Ad oggi nei miei libri riesco a leggere tanta cautela nel credere che i meriti e le identità possano emergere senza che qualcuno lavori con il freddo calcolo a scapito della calda passionalità.
La cosa più importante per sentirsi bene con noi stessi è fare sempre ciò che è giusto per noi, rispettando gli altri ma senza farsi condizionare, solo così possiamo essere orgogliosi di ciò che siamo.
Per smettere di soffrire e di prendere fregature, si deve principalmente smettere di dare credito a tutti. Smettendo anche di trovare squallide giustificazioni ad ogni atteggiamento. Cominciamo a prendere in mano la situazione, riprendendoci la nostra vita appena vediamo che “non va”. Eviteremo molti pianti, il tempo perduto e molto spesso anche il “passare da coglioni”.
Non illudete le persone. Non giocate con i loro sentimenti. Non frantumate i loro cuori. Fa male, molto male. Se lo fai, forse non sai cosa possa voler dire rimettere insieme i pezzi. Cosa vuol dire sentirsi morire dentro, percepire il vuoto. Non fate del male, perché non ne otterrete nulla. Chi ce la farà a rinascere sarà più forte e un giorno sorriderà mentre voi sarete impegnati a guardare il vuoto che avete seminato attorno a voi e dietro voi.
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla, senza negarsi perché l’emozione è intensa. L’emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi… è quel rossore che sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?
Il fatto di non piacere ad alcune persone non è e non deve essere un problema. Anzi, in alcuni casi può essere una fortuna. Spesso le persone ti giudicano, ti “schifano”, parlano di te come l’ultimo essere sulla terra e ti definiscono il “niente”. Lasciali parlare, la tua intelligenza ti dirà che è un onore che ne parlino: chi non vale niente non desta né invidia, né tempo, né attenzione e quindi questo ti fa capire che non piacere a certe “cime” è solo un grandissima vittoria.